martedì 18 ottobre 2011

Le pompe di calore e il teleriscaldamento geotermico in Toscana

Il teleriscaldamento e l’utilizzo delle pompe di calore geotermiche sono le due principali applicazioni per la produzione di calore attraverso la geotermia.

Una caratteristica distintiva del teleriscaldamento- ha poi sottolineato - è il fatto di essere «un servizio che è basato sulla produzione di acqua calda in una centrale termica ubicata a distanza più o meno importante rispetto ai punti di utilizzo ai quali la stessa viene fornita mediante reti di distribuzione, eliminando le tradizionali caldaie».

Con il teleriscaldamento si passa quindi dalla logica di acquisto di un combustibile a quella di acquisto del prodotto finale costituito dal calore. E assieme a questo vengono anche forniti servizi di gestione, manutenzione e assistenza.

Nelle province della Toscana, ad eccezione di Livorno, non si raggiungono le 10 richieste di autorizzazione per l’installazione di pompe geotermiche.

La potenza termica installata risulta pari a 1.227 Kwt nel 2008 ed è quasi doppia nell’anno successivo con 2.280 Kwt.

La maggior parte degli impianti (85%) sono di potenza inferiore ai 50Kwt e solo il 4% presenta una potenza superiore a 100 Kwt.

Le province in cui si rileva la maggiore potenza termica installata sono Pisa (1.167), Firenze (879), Grosseto (550) e Siena (520).

Riguardo alla tipologia di geoscambiatori utilizzati, il 51% è di tipo verticale, il 43% orizzontale e solo il 6% è del tipo a prelievo e re- immissione dei fluidi.

Le pompe di calore presenti in Toscana sono utilizzate soprattutto nel settore dell’edilizia civile (72%) e nel terziario (23%).

Per l’uso industriale le pompe di calore geotermiche hanno ancora un basso utilizzo (5%) e concentrato nelle province di Siena, Grosseto, Arezzo e Pistoia.

In soli dieci anni la produzione energetica da pompe di calore geotermica ha visto, in Toscana, un’evoluzione molto importante, passando dai 59 Mwht del 2005 ai 7.358 Mwht nel 2010, anche se sono stati gli ultimi tre anni in cui la crescita è stata più netta.

Questi dati di produzione sono destinati, secondo quanto asserito da Massimiliano Pancani- a subire un poderoso sviluppo per arrivare ad una produzione di 372.000 Mwht al 2020.

Fonte:DDER

sabato 4 dicembre 2010

Progetto GeoPower a Ferrara

Fonte Tele Estense

Tra le fonti di energia rinnovabile è ancora la meno utilizzata: meno del solare, meno dell’eolico. Eppure è la più economica. Per questo l’Unione europea ha lanciato un progetto – Geo Power – a cui aderiscono dodici Paesi europei, che ha l’obiettivo di mettere a punto strategie, normative, incentivi, che stimolino l’uso della geotermia per il riscaldamento degli edifici residenziali e industriali. Se ne è discusso il 2 e il 3 dicembre presso la sede della provincia di Ferrara capofila del progetto.




domenica 21 novembre 2010

Geotermia. Il Kenya punta a 2.000 NW entro 10 anni

Fonte "La Stampa"


In Germania e in Svizzera mancano all'appello 20mila bambine, mai nate, e la causa sarebbe da attribuire alla radioattività presente attorno alle centrali nucleari di questi due paesi. A queste sconcertanti conclusioni, tutte da verificare, giunge uno studio condotto da tre scienziati tedeschi di fama, Ralf Kusmierz, Kristina Voigt e Hagen Scherb, del Centro di ricerca tedesco per la salute ambientale di Monaco, di cui dà notizia oggi il settimanale tedesco WochenZeitung. Lo studio viene considerato "assolutamente" attendibile anche da un oncologo di Basilea, Claudio Knuesli, intervistato dal settimanale. Secondo Knuesli, la ricerca, che ha tentato di determinare se vi sia un rapporto fra il numero di bambine e bambini nati e la distanza delle famiglie da una centrale atomica, ha dato "risultati altamente significativi". Gli studiosi hanno scoperto che nel raggio di 35 chilometri dalle centrali (27 tedesche e 4 svizzere) negli ultimi 40 anni vi sarebbero tra le 10 e le 20mila bambine non nate. Gli embrioni femminili, conferma l'oncologo, sono più sensibili alla radioattività di quelli maschili. Normalmente nascono 105 femmine per ogni 100 maschi, ma nelle regioni che circondano le centrali nucleari le nascite femminili sono molto inferiori. Lo dimostrano anche i dati relativi alla centrale di Chernobyl, da cui era partito lo studio, che già avevano evidenziato una significativa incidenza sia sul numero delle nascite che sul rapporto di nascite tra bambine e bambini.


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Geotermia e Pompe di Calore - Manuale di progettazione e realizzazione

giovedì 10 giugno 2010

Corso Geotermia - 25 settembre a Bolzano

L’associazione Geotermia.Org, in collaborazione con KLIMAENERGY 2010 - FIERABOLZANO

organizza

il corso di formazione professionale

GEOTERMIA E POMPE DI CALORE

Bolzano sabato 25 settembre 2010 ore 9:00 – 18:00

CENTRO CONGRESSI
HOTEL FOUR POINTS BY SHERATON/ FIERA BOLZANO SPA
PIAZZA FIERA, 1 • I - 39100 BOLZANO / BOZEN
Sala SCHRECKBICHL

Il corso della durata di otto ore si rivolge a ingegneri architetti geologi, geometri, periti, installatori, energy manager, studenti e privati. L’obiettivo della giornata formativa è quello di mettere i professionisti di riferimento nelle condizioni di poter affrontare questa tematica dal punto di vista progettuale, elaborare indicazioni economiche e definire le problematiche di installazione di questo tipo di impianti. È previsto che ogni partecipante riceva il testo “Geotermia e Pompe di Calore – Basta Minchio 2007”.

Argomenti:
Introduzione agli impianti geotermici
Pompe di calore
Sottosuolo e perforazioni
Sonde geotermiche verticali
Metodi di dimensionamento semplificati
Metodi di dimensionamento analitici
Ground Response Test

Scambiatori alternativi
Sonde geotermiche orizzontali
Metodi di dimensionamento
Sistemi a circuito aperto
Acque di falda e di superficie
Normativa di riferimento

Relatori
PhD Ing Fabio Minchio; Dr Rimsky Valvassori; Dr Savino Basta

Informazioni ed iscrizioni
Numero verde 800 984 326 Sig.ra Ferroni (Lun – Ven 9.00 – 12.00 ; 15.00 – 18.00); mail segreteria@geotermia.org

domenica 21 marzo 2010

Nuovo Regolamento per le Sonde Geotermiche - Regione Lombardia




8 marzo 2010


Fonte: Regione Lombardia


Il 6 marzo è entrato in vigore il nuovo e innovativo Regolamento Regionale per l’installazione delle sonde geotermiche che non comportano il prelievo di acqua sotterranea (Regolamento regionale 15 febbraio 2010 – n.7, pubblicato Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - BURL  - 1° Supplemento Ordinario al n. 9 del 5 marzo 2010, allegato in fondo alla pagina).


Il Regolamento specifica quanto previsto dall’art. 10 della legge regionale 11 dicembre 2006, n. 24 “Norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell’ambiente” e persegue l’obiettivo della semplificazione, che costituisce una delle priorità del “Piano per una Lombardia Sostenibile”.


Il nuovo Regolamento muove in stretta coerenza con gli orientamenti generali del Decreto Legislativo n. 22 dell’11 febbraio 2010 “Riassetto della normativa in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche, a norma dell'articolo 27, comma 28, della legge 23 luglio 2009, n. 99” pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2010. (allegato in fondo alla pagina).


Il Decreto Legislativo 22/2010 infatti, all’articolo 10, comma 5, attribuisce alle Regioni competenza ad emanare una apposita disciplina con previsione di procedure semplificate per l’installazione delle sonde geotermiche che scambiano calore con il sottosuolo senza prelievo e reimmissione nel sottosuolo di acque o fluidi geotermici.


La Lombardia, grazie al Regolamento Regionale 7/2010, rende davvero semplice e poco “burocratico” l’installazione delle sonde geotermiche che non comportano il prelievo di acqua sotterranea (meglio definite come “sistemi a circuito chiuso”). Gli impianti vengono distinti in funzione delle profondità che raggiungono e in funzione della loro dimensione.


Per l’installazione di sonde geotermiche che raggiungono una profondità non superiore a 150 metri dal piano campagna e di sonde geotermiche orizzontali, è obbligatoria la sola registrazione dell’impianto al Registro Regionale Sonde Geotermiche


Per l’installazione di sonde geotermiche che superano la profondità di 150 metri dal piano campagna, è invece necessario ottenere preventivamente l’autorizzazione da parte della Provincia competente per il territorio. Anche in questo caso la registrazione dell’impianto al RSG è obbligatoria e deve avvenire, a cura del proprietario, prima della data di apertura del cantiere di perforazione.


Il Regolamento distingue poi le procedure per “piccoli” e “grandi” impianti.



  • I “piccoli impianti”, sono impianti geotermici che hanno una potenza termica e/o frigorifera utile uguale o inferiore a 50 kW;

  • I “grandi impianti”, sono impianti geotermici che hanno una potenza termica e/o frigorifera utile superiore a 50 kW.


Per i “grandi impianti”, sempre utilizzando il Registro Sonde Geotermiche, sarà necessario fornire le informazioni che vengono ottenute attraverso il Ground Response Test, ossia una prova sperimentale che permette di rilevare le proprietà termofisiche di scambio del sottosuolo e di conseguenza di procedere al corretto dimensionamento del campo geotermico.


Per i grandi impianti, nello specifico, è altresì prevista l’esistenza di un adeguato sistema di monitoraggio.


Il Regolamento è corredato da un Allegato tecnico di dettaglio che stabilisce i criteri per la progettazione e la realizzazione degli impianti, fornendo specifiche in relazione ai materiali da utilizzare, alle modalità di perforazione, alla posa delle sonde, alle operazioni di verifica funzionale, al monitoraggio ambientale, agli organi di sicurezza e di controllo, nonché agli aspetti prestazionali degli impianti.


Con decreto dirigenziale saranno indicate le modalità per la gestione e la tenuta del Registro Regionale Sonde Geotermiche (RSG) nonché i modelli di domanda per la richiesta di autorizzazione ai sensi dell’art. 10 del Regolamento Regionale 7/2010.








TAG: IMPIANTI GEOTERMIA







domenica 14 marzo 2010

Corso Geotermia a Verona

L’associazione Geotermia.Org, in collaborazione con GREENBUILDING & SOLAREXPO organizza

il corso di formazione professionale

GEOTERMIA E POMPE DI CALORE

Verona mercoledì 5 maggio 2010 ore 9:00 – 18:00

Fiera di Verona - Sala Marcello - V.le del Lavoro 8, 37135 Verona

Il corso della durata di otto ore si rivolge a ingegneri architetti geologi, geometri, periti, installatori, energy manager, studenti e privati. L’obiettivo della giornata formativa è quello di mettere i professionisti di riferimento nelle condizioni di poter affrontare questa tematica dal punto di vista progettuale, elaborare indicazioni economiche e definire le problematiche di installazione di questo tipo di impianti. È previsto che ogni partecipante riceva il testo “Geotermia e Pompe di Calore – Basta Minchio 2007” oltre a materiale didattico integrativo.

Argomenti:
Introduzione agli impianti geotermici
Pompe di calore
Sottosuolo e perforazioni
Sonde geotermiche verticali
Metodi di dimensionamento semplificati
Metodi di dimensionamento analitici
Ground Response Test

Scambiatori alternativi
Sonde geotermiche orizzontali
Metodi di dimensionamento
Sistemi a circuito aperto
Acque di falda e di superficie
Normativa di riferimento



CORSO GEOTERMIA VERONA

domenica 31 gennaio 2010

Gli USA triplicano il geotermico

L’industria geotermica negli Stati Uniti triplicherà nei prossimi anni, arrivando a una capacità installata di 10.000 MW, fornendo così elettricità a 10 milioni di persone in 14 Stati. Lo afferma il rapporto «Us Geothermal Power Production & Development Update» della Geothermal Energy Association (Gea), secondo cui anche dopo questo traguardo il potenziale per la crescita del settore sarà enorme. Attualmente la geotermia è la principale fonte di energia rinnovabile in California, ed è presente in altri 7 Stati per un totale di 3.153 MW. I progetti in corso di sviluppo coinvolgono altri 5 Stati per un totale di 6.443 MW.
«L’energia geotermica vivrà nei prossimi anni una crescita senza precedenti. Se finora l’espansione è stata favorita dagli incentivi, ora osserviamo che con lo sviluppo delle nuove tecnologie geotermiche i progetti sono di per sè economicamente convenienti», ha commentato Karl Gawell, direttore esecutivo della Gea. Nel 2009 il numero di progetti avviati è cresciuto del 46%, con un aumento del 33% dell’occupazione, grazie soprattutto agli stanziamenti e alle agevolazioni dell’American Recovery & Reinvestment Act (le nuove norme per il rilancio dell’economia varate dal presidente Obama). Il rapporto della Gea individua 132 progetti geotermici per i quali il governo ha stanziato 342 milioni di dollari. Lo Stato con più progetti, per un totale di 70 milioni di dollari, è il Nevada. Le tecnologie emergenti cui viene dedicata più attenzione sono i «sistemi geotermici avanzati» (Egs) di terza generazione e le coproduzioni «geotermico/idrocarburi», per lo sfruttamento energetico dei fluidi caldi presenti nei giacimenti di petrolio e di gas. Il Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston ha stimato che solo dai sistemi Egs si può ipotizzare una produzione di energia negli Usaper centinaia di migliaia di Mw.






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